Corsa e bici, i due allenamenti possono coesistere?
Ovviamente come per qualsiasi domanda relativa a come allenarsi, dipende dal livello e dagli obiettivi dello sportivo. Un’atleta professionista di una disciplina dovrà concentrarsi nell’allenamento della stessa e non potrà suddividere il suo tempo eccedendo in altri sport. In questo caso però vorrei rispondere agli amatori, a coloro che fanno sport per divertirsi, per mantenersi in forma e per semplice passione. A loro tutto è concesso purchè si faccia sport!
Ci sono però amatori che hanno obiettivi più di corsa ma vorrebbero anche andare in bici: a loro va questa risposta. I due allenamenti possono coesistere! Si ritiene che si allenano muscoli antagonisti, ma ci sono alcuni vantaggi, quali un innalzamento delle capacità aerobiche, un recupero della forza muscolare e un’efficienza dei muscoli respiratori. Si scambiano benefici!
Ma vediamo più da vicino quali sono questi benefici e il tipo di allenamento che permette di raggiungerli:
- allenamento cardiaco e respiratorio: in pianura con una pedalata molto agile evitando di avvertire una sensazione di impegno eccessivo dell’apparato muscolo/tendineo.
- defaticamento: pedalando in modo molto agile, si possono rilassare le gambe dopo un allenamento impegnativo, o una gara e sciogliere la muscolatura contratta.
- allenamento muscolare: in salita in periodi lontani da competizioni alternando pedalate in sella e altre fuori sella: in questo modo si simula l’azione della corsa con maggior sollecitazione dei “muscoli gemelli” e dei glutei.
- miglioramento fisico: allenarsi anche in bici permette di ottenere notevoli miglioramenti dal punto di vista estetico e posturale. A livello estetico permette di dimagrire molto, dal momento che si tratta di un’attività ad alta intensità aerobica e non fa ingrossare le gambe, come tanti pensano. Ovviamente tutto dipende dalla quantità di allenamenti e dal tipo di resistenza!
- minori infortuni: allenarsi anche con un po’ di rinforzo muscolare permette di ridurre gli infortuni e soprattutto quei momenti di stop che lo sportivo non sopporta.
- sport alternativo nei periodi di stop: la bici è anche uno sport alternativo adatto al periodo di stop nel caso di infortunio del runner in quanto non vi è impatto al terreno.
È inoltre opportuno fare una distinzione tra bici da strada e mountain bike. Sicuramente entrambe possono essere utilizzare dal podista, ma è molto più consigliato l’allenamento in bici da strada più agile e veloce, che non quello con la mountain bike che prevede un maggiore carico muscolare. Entrambe possono comunque essere utilizzate da chi corre.
Dopo la seduta di bici si consiglia di effettuare un po’ di corsa lenta e degli allunghi finali di 100mt o 30″ per un totale di 15-20′ di corsa in modo da eliminare quella sensazione di “intorpedimento classico” che avviene a livello muscolare dopo aver lasciato la bici e che i triathleti cercano di combattere con gli allenamenti combinati.
Per definire invece quante volte il podista può usare la bici è necessario conoscere il periodo in cui si trova e gli obiettivi che ha definito. Durante settimane lontane dalle gare, il runner può uscire in bici da corsa anche tre volte a settimana alternando differenti tipi di allenamenti e in ogni caso non andando più di un giorno sulla mountain bike. Vicino a una gara saranno molte di più le uscite di corsa e meno quegli allenamenti che potrebbero appesantire ulteriormente le gambe e piuttosto potrebbero essere sostituiti con una pedalata molto agile in pianura.
Detto questo ricordo che se lo sportivo ha come obiettivo quello di stare bene e divertirsi può scegliere come allenarsi senza limiti e godersi questi primi caldi in bici senza preoccuparsi di quanto la bici incida sulla sua preparazione. Non essendo dei professionisti sentitevi liberi di vivere lo sport!
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Karen Pozzi