Endomorfo: Come riconoscerlo?
Come abbiamo già introdotto negli articoli della settimana scorsa, possiamo distinguere tre somatotipi principali: ectomorfo, endomorfo e mesomorfo. Ricordo inoltre che non è detto che una persona debba per forza rientrare in uno di questi tre somatotipi ma può avere anche caratteristiche miste.
Vorrei anche ricordare a chi non avesse letto i miei due ultimi articoli che cercare di individuare il proprio somatotipo può essere di grande aiuto nello sviluppo di una programma di allenamento e anche di un programma nutrizionale finalizzato ai propri obiettivi. La giusta combinazione di allenamento e alimentazione è fondamentale per raggiungere i risultati ambiti.
Cerchiamo ora di conoscere meglio questo somatotipo, l’endomorfo.
L’aspetto morfologico di questo somatotipo può essere definito attribuendo il punteggio 7-1-1 dove il secondo numero indica la componente ectomorfica, il terzo quella mesomorfica e la prima quella endomorfica, che appunto nel nostro caso rappresenta il numero più alto essendo la componente privilegiante.
L’endomorfo lo si riconosce perché è quel somatotipo che tende ad essere più rotondo e con un visibile accumulo di tessuto adiposo. Ha il tronco e le cosce larghe, con arti affusolati. Possiamo quindi affermare che è predisposto geneticamente all’accumulo di sostanze quali lipidi e proteine. Di conseguenza tende ad ingrassare facilmente ma fatica a dimagrire a causa del suo metabolismo che risulta essere più lento rispetto agli altri somatotipi, possiamo dire che ha un metabolismo “rallentato”. Ha però un vantaggio, riesce a sviluppare facilmente massa muscolare. L’endomorfo è maggiormente connesso con l’obesità di tipo androide e quindi con l’accumulo di tessuto adiposo sulla parte superiore del corpo.
Per quanto riguarda la predisposizione a malattie cardiovascolari (lo avevamo accennato anche per gli altri somatotipi) l’endomorfo è il somatotipo che presenta la maggiore probabilità di contrarre malattie di questo tipo. Bisogna però considerare che questo somatotipo è anche quello che presenta un ridotto rischio di osteoporosi.
Per quanto riguarda l’aumento della massa muscolare anche l’endomorfo avrà dei programmi di allenamento preferenziali da svolgere per ottenere risultati migliori. Abbiamo detto che questo somatotipo tende ad ingrassare facilmente ma allo stesso riesce anche ad aumentare rapidamente la sua massa muscolare, e quindi risulta favorito per questo obiettivo.
Per le sue caratteristiche è quindi portato a sopportare volumi elevati di lavoro e allenamenti lunghi, ma fatica a raggiungere alte intensità di allenamento. Per ottenere un miglioramento notevole della sua forma fisica deve allenarsi molto e questo lo può fare appunto perché riesce a sopportare un certo carico di lavoro aiutandolo a bruciare le calorie di cui necessita. L’ideale sarebbe che si allenasse 5/6 volte a settimana e lo può fare perché non riuscendo a fare allenamenti ad alta intensità fatica quindi ad andare in sovrallenamento. Se vogliamo riassumere quanto detto con poche parole possiamo dire che l’endomorfo è molto forte e arriva a sollevare carichi elevati ma difficilmente riesce a dare il massimo.
Come abbiamo già detto altre volte la dieta per incrementare la massa è un regime alimentare finalizzato all’incremento dell’ipertrofia muscolare. Ma ogni persona dovrebbe seguire il proprio regime alimentare e quindi per ogni somatotipo ci saranno degli accorgimenti diversi da adottare e questo vale anche per l’endomorfo. Questo ha però una difficoltà: aumentare la massa muscolare cercando di mantenere agli stessi livelli la massa grassa, è il cosiddetto aumento di massa “pulito”. Dovrà quindi esserci una stretta relazione tra allenamento e alimentazione per poter ottenere i risultati migliori.